Tumore della bocca, ecco come prevenirlo. La parola all’esperto

Che cosa sono i tumori della bocca? Qual è la loro pericolosità? Perché è importante fare prevenzione? Ci risponde il Professore Sergio Gandolfo, già Direttore della Odontostomatologia dell’ospedale San Luigi Gonzaga di Orbassano, che alla due giorni della “Just the woman I am” ha sottoposto a controlli e consulti medici molti partecipanti della manifestazione che ha colorato di rosa il centro di Torino, il 2 e il 3 marzo.

Ogni anno si registrano circa 8.000 nuovi casi di tumore del cavo orale. La sua incidenza è in aumento ma un’adeguata prevenzione e soprattutto una diagnosi precoce sono l’unico strumento di cura, capaci di garantire uno standard di sopravvivenza dell’80%.

I dati ECIS (European Cancer Information System) per il 2020 pongono il cancro orale tra i primi 20 tumori maligni che affliggono la popolazione europea, in Italia siamo al 15° posto per gli uomini con una incidenza che varia tra le regioni dal 7,5 all’11,5 e al 18° posto per le donne con una incidenza che varia dal 3,7 al 4,6 per 100.000 abitanti/anno. Colpisce prevalentemente gli uomini con un rapporto maschio femmine di 2:1 e prevalentemente dopo i 50 anni con i picchi maggiori tra i 60 e i 70 anni, tuttavia i giovani non ne sono affatto esclusi. I tassi di sopravvivenza globale a 5 anni sono attualmente intorno al 50-60% , però la prognosi diminuisce se la diagnosi è tardiva.

I principali fattori di rischio del tumore della bocca sono il fumo di qualsiasi genere (sigaretta sigaro e pipa) e il consumo quotidiano e regolare di alcolici al di sopra di una certa soglia (il rischio è ancora maggiore se fumo e alcol si sommano), si aggiungono la scadente salute della bocca e dei denti comprese le protesi dentarie inadeguate e la cattiva igiene orale e le diete povere di frutta e verdura e comunque suscettibili di provocare carenze vitaminiche e di ferro.

E’ dimostrato che alcuni sottotipi di Papilloma Virus (HPV) sono responsabili di un certo numero di carcinomi dell’orofaringe (lingua posteriore, tonsille e la parte della faringe in continuità con la cavità orale) ma non si esclude che possano giocare un ruolo anche per il confinante cancro orale. Sono a rischio poi i pazienti immunodepressi o sottoposti a terapie immunosoppressive e quelli portatori di malattie infiammatorie croniche della mucosa orale. Non sono poi da sottovalutare le precancerosi orali (Leucoplachie e Lichen), che sono il risultato della azione nociva dei fattori di rischio e sono da considerarsi ´sentinelle´ (2% della popolazione adulta).

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