Disturbi dell’alimentazione: la prevenzione comincia dalla nascita

Si stima che l’obesità presente nei primi dieci anni di vita esponga il bambino a diventare un adulto obeso nel 75% dei casi.
La familiarità ha un ruolo importante: il 25% dei bambini sovrappeso o obesi ha un genitore con problemi di peso; la percentuale sale al 34% se entrambi i genitori sono sovrappeso oppure obesi. Tuttavia una maggiore attenzione della famiglia,
sostenuta e incoraggiata dal pediatra, alle abitudini alimentari dei bambini sin dai primissimi mesi di vita può efficacemente contrastare l’eccesso ponderale e tutte le complicanze correlate. Dunque, la prevenzione dell’obesità dovrebbe iniziare più precocemente possibile subito dopo la nascita. Lo spiega il Dottor Giuseppe Di Mauro, Presidente della Società Italiana di Pediatria Preventiva e Sociale (SIPPS).

È così Dottor Di Mauro?

Sì. Basti pensare all’allattamen- to: allattare al seno almeno sei mesi, se possibile fino i dodici mesi. L’al- lattamento materno è la prima occasione per realizzare una corretta educazione alimentare. Ma sono im- portanti da considerare anche le fasi successive.

Ci spieghi.

Circa l’uso del biberon è consigliato sospendere entro i 12-24 mesi il suo utilizzo. Dopo i 12 mesi il rischio di sovrappeso aumenta del 3% per ogni mese di uso del biberon perché non favorisce una corretta regolazione del senso di sazietà ed è a rischio la salute dentale. Nel corso dello svez- zamento è consigliato introdurre ali- menti e bevande complementari al latte materno, ad eccezione dell’ac- qua, dopo i sei mesi compiuti.

E poi?

Per i primi due anni di vita l’ap- porto proteico deve essere limitato e controllato: evitare il formaggio grattuggiato nelle pappe fino a un anno, non superare i 20 grammi di carne o formaggio e i 30 grammi di prosciutto.

Sul fronte delle bevande caloriche, cosa fare?

Evitare da zero a sei anni tè istanta- neo, tè deteinato, tisane, succhi di frutta, soft drink, acqua zuccherata.

No a troppa tv, perché?

Autorevoli studi dimostrano una correlazione tra eccesso di tv e so- vrappeso e obesità. Le ragioni sono principalmente quattro: il tempo passato davanti allo schermo può spostare l’attenzione da occupazio- ni più attive; la pubblicità di cibo spazzatura e fast food induce richieste dei bambini per quei particolari cibi e prodotti; il numero di spuntini aumenta mentre si guarda la tv; stare davanti alla tv fino a tarda notte può interferire con il sonno che è un noto fattore di rischio per l’obe- sità. Uno studio longitudinale sugli adolescenti di New York ha rilevato che vedere più di 3 ore al giorno la tv raddoppia la difficoltà ad addormentarsi rispetto agli adolescenti che la guardano meno di un’ora al giorno.

 

CONTRO SOVRAPPESO E OBESITÀ:ALCUNE REGOLE DI PREVENZIONE PRIMARIA

1. MEZZI DI TRASPORTO

A tre anni abbandonare l’uso del passeggino. Limitare l’abitudine di portare il bambino sul carrello della spesa. Privilegiare l’abitudine di andare a scuola a piedi.

2. CONTROLLO DEL BMI

A partire dai due anni controllare ad ogni visita dal pediatra la curva di Massa corporea. Tenere d’occhio l’indicatore del precoce aumento dell’adiposità e quindi di sovrappeso futuro.

3. SEDENTARIETÀ

Far muovere il bambino il più possibile sin dai primi mesi di vita. Evitare di tenerlo troppo seduto, non mettere il bambino davanti alla televisione prima dei due anni, dopo i due anni non superare le otto ore a settimana di tv/videogiochi, quando mangia o compie altre attività spegnere la televisione.

4. GIOCHI

Regolare e incentivare i giochi di movimento adatti alle varie età del bambino.

5. PORZIONI CORRETTE

Preparare il piatto con la “taglia” di alimento idonea all’età del bambino. La porzione giusta è riportata nell’Atlante Fotografico delle Porzioni Alimentari che indica tre porzioni crescenti: “small”, “medium”, “large”.

Da “Nuova Speranza”, il magazine dell’Associazione per la Prevenzione e la Cura dei Tumori in Piemonte Onlus- Maggio 2017-I

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